La combinazione di una serie di eventi mi ha portato al desiderio di scrivere questo post.
In ordine sono:
- la visita di due amici che sono alla ricerca delle tradizioni orali del sud d'Italia e dovevano assolutamente vedere la Madonna nera di Tindari (che è qui vicino).
- il ritrovamento di una foto di mio padre trentenne il cui sguardo ha colpito me e alcuni amici di FB.
- la scossetta di terremoto che ha avuto per epicentro proprio questa zona. E' stata prima dei fuochi d'artificio di questa notte che ci sono stati poi come al solito.
L'intreccio di questi fattori, dopo aver visto le colazioni felici e imbandite di amici e foto esotiche di qua e di là e pensando sempre a Luca in volo sul mondo che ogni tanto guarda l'isola, mi ha spinto a fare una ricerchetta con il mai troppo lodato wikipedia.
Volevo rispondere alla domanda... "Ma 'sta Madonna nera del Tindari, ah? che caspita vuol dire? Perché è nera?"
(Detto tra noi ce ne sono centinaia! nel mondo di Madonne nere, ma a me interessa questa per ovvie ragioni e anche perché è una delle più importanti.)
Allora cerco e leggo le più diverse ipotesi, tra cui quella esilarante, che sarebbero i fumi delle candele a farle nere! Leggo qua e là e scopro che esiste la dea egizia Iside: dea della terra e della fecondità, che è spesso ritratta con un bambino in grembo e che ha un alto copricapo egizio.
Ora come sapete non è mio compito quello di "provare" alcunché in questa sede, solo quello di farvi ragionevolmente volare. Ragionevolmente. Volare.
Ora, Iside ha avuto grande successo anche con i romani ed è diventata una vera star (forse perché faceva rivivere sottilmente il grande culto matriarcale della terra degli eco sistemici etruschi?) ma insomma Tindari è stata abitata dai tempi dei tempi: come ci si poteva far sfuggire daltronde un "punto" del genere (come spiego quando parlo di Information Technology!) Dolmen, circolo di dolemen, tempio in legno, tempio in pietra, grande tempo in pietra, chiesette, chiesa, piccolo santuario, eco mostro santuario religioso (quanto di più inconsapevolmente post-modern si possa immaginare: uno schiaffo e bello sonoro detto tra noi. Lo dico e so che farò soffrire qualcuno, ma certe cose bisogna dirle se no si ripudia se stessi.)
Torniamo ad Iside, ci si può veramente meravigliare che quel tempio romano fosse dedicato ad Iside (magari sotto si troverebbe qualcosa) ed è così peregrina la risposta che l'immagine della Dea nera con lineamenti ariani e soprattutto con il bambino in braccio e l'alto copricapo si sia trasformata nella madonna nera del Tindari (anche lei nell'iconografia sempre con il bambino in braccio e sempre con l'altro copricapo orientalleggiante?). A me basta per il momento. Ma solo apparentemente basta (questo il punto in cui di norma i miei studenti stramazzano ..) perché dietro questo c'è un'altra storia bellissima che si intreccia a questa della madonna a Tindari e a mio padre.
Mio padre, come ho già raccontato, faCEVA parte della Brigata di amici ed intellettuali narrata anche nella poesia Vento a Tindari. Dopo la guerra diventa Senatore, con a Patti un sindaco intelligente, affascinante, con un velo sempre di elegante tristezza. Titta Sciacca: i due incidono un poco negli anni Cinquanta perché Titta era Liberale! Mio padre mi ricordava che "Noi non Siamo comunisti", ma era schierato a sinistra ed era stato eletto Senatore della Repubblica con il fronte popolare. A Tindari in cima al monte e lungo il minuscolo paesino c'era una guardia medica. Ci andava mio zio, anche lui Raffaele Saggio, grandissimo e affascinante personaggio tutto siciliano, che divenne sindaco di Gioiosa.
Che caspita c'entra tutto questo direte voi? C'entra e come che c'entra, c'entra assolutamente tutto! E questo il bello. C'entra con la madonna, con il santuario, con mio padre con Tindari e naturalmente un sacco un sacco con Iside.
Sempre navigando su Wikipedia sono attratto dalla storia di Tindari e mi imbatto in questo tal vescovo Pullana. Scopro che questo vescovo è stato inserito a viva forza al posto del vescovo precedente di Patti:
Questo Pullana diede grande incremento!!! all'attività della diocesi con l'ingrandimento - diciamo alquanto grande - del Seminario di Patti e soprattutto con la demolizione del piccolo e magico santuario di Vento A Tindari. E' lui l'artefice del Santuario attuale!
Ma studio un poco in più e mi domando : "se questo Pullana è stato inserito a viva forza al posto del vescovo precedente.. perchè mai?"
Si scopre allora che il vescovo precedente Monsignor Ficarra era un grande personaggio, studioso di tradizioni religiose e di santi, aveva vietato la proiezione di film di Mussolini ed era stato già ammonito dalle gerarchie di Pio XI, dopo la guerra non entro affatto nelle dispute politiche e fu freddo con lalocale Democrazia cristiana!
Ecco il Miracolo di Mons. Ficarra! Fare il prete e lo studioso e non il politicante: ecco perché in questa diocesi si apriì uno spazio di ragionevole politica! Ecco perché mio padre vince il Senato, Titta Sciacca il Municipio mio zio Raffo Gioiosa.
Altrochè! Ed ecco perchè la santa DC protesta, è colpa di quel Ficarra se abbiamo perso, e il Vaticano addirittura manda questo Pullana a sostituirlo a viva forza!
Ma non basta (!): ed ecco il cerchio che chiude un suo giro: Il Ficarra è accusato di aver scritto (manco pubblicato) un saggio in cui mette insieme la religiosità dei siciliani ad alcuni tempi pagani. Non c'è l'ho sotto mano e non posso provarlo: ma Mons. Ficarra deve aver ben pensato che la Madonna di Tindari viaggia mille storie in mille e che i miti vivono così "sempre" in Sicilia.
Ho ordinato il libro Dalla parte degli infedeli. Sono certo che sarà molto interessante, ma volare? Vedere i laghetti dall'alto e la sua storia e il couzzulo e il vento e gli amici e il Titta Sciacca e il vescovo Ficarra?
http://it.wikipedia.org/wiki/Iside
http://it.wikipedia.org/wiki/Angelo_Ficarra
http://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Pullano
http://www.arc1.uniroma1.it/saggio/FromMyDesk/Quasi/
No comments:
Post a Comment