Monday, December 26, 2011

Piet Hein & Steve Jobs. Ovvero dalle superellissi all'Ipad arrotondato.

\left|\frac{x}{a}\right|^n\! + \left|\frac{y}{b}\right|^n\! = 1


NEI GIORNI SCORSI HO fatto una scoperta che è stata per me strabiliante: c'è un legame fortissimo, quasi impensabile, tra l'iPad di Steve Jobs e uno dei più poliedrici personaggi del secolo: il partigiano, matematico, poeta danese Piet Hein.

Mi sembra di capire, navigando per la rete, che la connessione che a me è divenuta d'un colpo evidente, sia una solitaria illuminazione, al momento. Ve la regalo, per queste feste. 
DUNQUE ECCO I FATTICominciai a citare Piet Hein una quindicina di anni fa, dopo che in un bel libro di Paul Heyer, trovai una definizione di arte, appunto di Hein. Diceva : "Arte è risolvere problemi che non possono essere formulati fino a che non sono risolti". Ogni tanto voglio sapere di più di questo bellissimo personaggio e l'altro giorno navigando su Wikipedia trovai questa incredibile...se si mette a sistema..affermazione:


"Piet Hein studiò la superellisse, una curva 'intermedia' tra un rettangolo e un'ellisse (...) analizzata dal matematico francese Gabriel Lamé (1795 – 1870). In particolare, Piet Hein pensava che la superellisse con n=2.5 fosse quella più esteticamente gradevole da vedere, e cercò di promuoverne l'utilizzo in architettura e nel design (in particolare in quello di mobili)"
da Wikipedia

ORA VENIAMO ALL'ALTRO Aspetto della questione. Steve tra le sue molte paranoie creative aveva quella dei rettangoli  arrotondati. Noi tutti pensiamo sempre a rettangoli, ma lui era fissato per i rettangoli arrotondati. E li fece progettare a Bill Atkinson ed ad altri del team pirata Mac. Per cui si ebbero rettangoli arrotondati dappertutto. Il rettangolo arrotondato è il simbolo stesso dell'informatica! Infatti mentre un rettangolo "è", ed è facile calcolarne l'area, un rettangolo arrotondato è una ipotesi tra mille, evitiamo la parola alla moda parametrica, ma ci siamo capiti. Calcolarne l'area è difficilissimo a mano, per esempio, quanto facilissimo per un computer. La fissazione dei rettangoli arrotondati naturalmente trasmigra per Steve "Fuori dal computer " per farsi oggetto. E volià molti oggetti Apple con rettangoli arrotondati, Il più famoso oggi appunto l'Ipad.
ECCO DAL BEN NOTO libro su Steve Jobs di Walter Isaacson, il brano in questione: "Jobs era non meno ossessionato dall’aspetto delle cose che sarebbero apparse sullo schermo. Un giorno Bill Atkinson piombò alle Texaco Towers tutto eccitato. Aveva appena trovato un brillante algoritmo in grado di disegnare in fretta sullo schermo cerchi ed ellissi. La matematica per produrre cerchi di solito comportava il calcolo delle radici quadrate, che il microprocessore 68000 non era in grado di sostenere, ma Atkinson trovò una scappatoia basata sul fatto che la somma di una sequenza di numeri dispari produce una sequenza di quadrati esatti (per esempio 1 + 3 = 4, 1 + 3 + 5 = 9 ecc.). Hertzfeld ricorda che quando Bill fece la sua dimostrazione tutti ne furono impressionati tranne Jobs. «Be’, cerchi ed ellissi vanno bene, ma perché non provare a disegnare rettangoli con gli angoli arrotondati?» disse.«Credo non ne abbiamo bisogno» replicò Atkinson, spiegando che era un’impresa pressoché impossibile. «Volevo mantenere snelle le routine grafiche e limitarle alle figure essenziali che era davvero necessario produrre» ricorda.
«I rettangoli con gli angoli arrotondati sono dappertutto!» esclamò Jobs, scattando in piedi tutto infervorato. «Guarda questa stanza!» Indicò la lavagna bianca, la scrivania e altri oggetti che erano rettangolari con angoli arrotondati. «E guarda fuori: ce ne sono ancora di più, praticamente ovunque si butti l’occhio.» Se lo tirò dietro in una passeggiata, durante la quale indicò i finestrini delle auto, i cartelloni pubblicitari e i segnali stradali. «Nel giro di tre isolati, trovammo diciassette esempi» dice Jobs. «Li indicai ovunque li vedessi, finché si convinse del tutto.»
«Quando alla fine arrivò a un cartello di divieto di parcheggio, dissi: “Va bene, hai ragione, rinuncio. Dobbiamo avere tra le figure fondamentali anche un rettangolo con gli angoli arrotondati”.» Come ricorda Hertzfeld, «il pomeriggio successivo Bill tornò alle Texaco Towers con un gran sorriso sulla faccia. Nella sua dimostrazione, adesso, i rettangoli con begli angoli arrotondati erano disegnati a incredibile velocità». Le finestre e i box di dialogo del Lisa e del Mac, e di quasi tutti i computer successivi, finirono per avere gli angoli arrotondati. "


DA QUESTO BRANO NON si evince alcun rapporto diretto tra Hein che studiò la famiglia di SuperEllissi e i rettangoli arrotondati di Jobs. Quindi potrebbe essere solo una concidenza di eletti spiriti, e noi l'abbiamo appunto scoperta. Oppure Jobs, magari nei suoi anni al Reed college era venuto a conoscenza anche di questa strana teoria. Comunque, per me è assolutamente incredibile l'esistenza di qusto legame cosiì vero e concreto tra due individui di cui ho grande stima.

HO MESSO TUTTO SU questo Blog dopo che della questione ho investito i miei "amici" di Facebook. Un circolo parecchio élitario che a volte mi segue in dei miei  bizzari indovinelli. Quello in questione per esempio è stato pubblicato il 21 dicembre, e l'architetto Massimo Curatella ha capito per primo dove volevo arrivare e ha anche fornito un link per approfondire. Vi aggiungo  l'equazione, che ho ricavata in Grapher con la consulenza di Raffaele, mettendo dei parametri plausibili per creare, circa, la forma esterna a rettangolo arrotondato di un iPad







NATURALMENTE CERCANDO SU WIKIPEDIA, una volta avuta la chiave Piet Hein, siete "dentro" questo discorso e potrete "usarlo" quanto vi interessa. Buone Feste, allora


Monday, December 19, 2011

Delle categorie e dell'oggetto

Oggi a Vallle Giulia, lezione di Sandro Anselmi Sui rapporti tra Architettura e arte: tre categorie proposte ai giovani studenti: la materia, colore se vuoi, il disegno e cioè lo spazio, e ... la narrazione. Le categorie funzionano abbastanza bene. Esempio: il filone metafisico...tutto narrazione, il filone cubista... tutto disegno, il filone astratto a cominciare da Kandisky tutto materia... A parte questo, il tutto si riesce a trasporre bene in architettura.
La base, implicita in questo contesto, è che l'architettura è per Anselmi creazione dello spazio...e quindi, di fatto ed essendo visiva, ha al centro sempre e per forza, il disegno. Naturalmente si può aprire un discorso grosso. A me qui ora mi interessa appuntarne un altro.

La cosa importante non è l'oggetto di ispirazione ...vuoi arte..vuoi scultura o altro ...ciò che è decisivo è invece la pregnanza delle categorie di lettura o di analisi. Se sono forti e pregnanti allora hanno la forza di trasmigrare e determinare una struttura del farsi, in questo caso un progetto. Importanti sono le categorie non gli oggetti! Tanto è vero che non è un quadro di Mondrian in s'è che può determinare un pensiero creativo...ma il modo di capirlo e guardarlo ..la categoria. Un pensiero neo plastico potrebbe essere suggerito dal vestito di arlecchino oppure da una coperta a patch.

Thursday, December 15, 2011

Listen the Pisa lecture on Information Technology & Architetcture

in Italian 2hrs
Images

Saturday, December 10, 2011

Un paesaggio alpino che si fa spazio

Chissa se a Cezanne, tanto ossessionato dalla Logica degli Oggetti, logica analitica, logica plastica e logica espressivamente frammentaria  ad un tempo, chissà se a Cezanne che ha dipinto per innumerevoli volte la Sua Montagna, chissà se a Cezanne sarebbe piaciuta questa nuova idee di Giovanni Bartolozzi. Una montagna che entra dentro casa, che si fa oggetto e rimane montagna. Naturalmente serve, vivaddio, perchè nel dedalo del progettare la chiave direbbe Argan è la "coerenza" di tutte le scelte, io aggiungerei la magica coerenza..in cui tutto si tiene insieme.







Monografia
Designer: Giovanni Bartolozzi
Dimensioni: 65x22x130 cm
materiali: legno
Monografia 
Un tavolino da sofà ideato per accogliere e rendere presenti i propri libri, attraverso due cavità inclinate che li contengono e sollevano il tavolo da terra. Una sorta di libreria orizzontale che trattiene il libro in posizione inclinata e ne rende ben visibile la costola, come nelle tradizionali librerie a parete. 
Esso è capiente e rigido, utilizzabile anche come porta oggetti, riviste, cuscini e accessori vari. Leggero e facile da trasportare, è realizzato in legno e disponibile in diversi colori.
Un tavolo da lettura personalizzabile che fa del libro un elemento strutturale e invita alla lettura. 
Monograph 
A sofa table designed to accommodate your books and make them present through two inclined cavity, containing them and raising the table from the ground. It’s a kind of horizontal library that holds the book in an inclined position and makes visible its spine as in traditional wall library. It is spacious and rigid, and it can also be used as a storage for objects, magazines, pillows and accessories. Lightweight and easy to carry, it is made of wood and available in different colors. A customizable reading table that makes the book a structural element and invites you to read.

Giovanni Bartolozzi

Tuesday, November 15, 2011

Si apre anche in Italia l'Ibook store dell'Apple.


... e ci sono già due libri di Saggio

The It Revolution in Architecture. Thoughts on a Paradigm Shift è la traduzione in Inglese del Volume di Carocci del 2007. Si raccomanda vivamente la lettura proprio per la straordinaria traduzione del prof. Stephen Jackson che può servire da esercizio per chi vuole perfezionare il proprio Inglese.

Five Master Works by Louis Sauer, invece, è un libro che non esiste in Italiano, riccamente illustrato e che illustra la filosofia e le tecniche progettuali di questo grande progettista. Particolarmente consigliato a chi si occupa di housing.

Entrambi i volumi si leggono benissimo in iPhone e risplendono per iPad, io sto finendo il libro su Jobs ed è molto bello, semi magico, leggere su questo strumento. In ogni caso l'Apple store permette, accedendo al comando Visualizza in iTunes, di scaricare un campione gratuito di entrambi.







Monday, November 14, 2011

Interactive photography: Mideast.midwest.middle class By Jake Marsico


While in Pittsburgh I stayed many hours with my friend Dennis Marsico, great photographer and continuous researcher of Arts and Technology. We did tougher the book "Giuseppe Terragni Life and Works" for Laterza. In Pittiburgh I had also the good fortune to meet Jake Marsico. The new Marsico continues the tradition of great and intense photographs of the father, but also creates interactive environments. If you look the short video you will realize.. . Not only great & intense Pictures to look at in a traditional way, but the installation creates a series of interactive actions. Scope is to accompany the viewer to focus, to participate and to illuminate with his/her own sight the pictures. The great of this work is that the electronic active environment do not detract from the normal view of the art. It is just ADD to it. All the Information from the link below.
See photos and Link Interactive video.

Thursday, November 03, 2011

Fogli, Straordinaria performance di Danza arte architettura e Immagini alla "come se"

Solo su prenotazione.

La scomparsa del prof. Antonino Terranova.

Antonino Terranova, direttore per molti anni del Dipartimento di Archtettura de la Sapienza è scomparso, improvvisamente, lo scorso venerdi.
Mi diceva ... ma quanto sei zeviano... e gli rispondevo ... ma quanto sei quaroniano. La sua apertura e curiosità intellettuale e la sua cultura erano d'eccezione, la sua produzione molto estesa. Forse nell'incrocio di saperi della rivista "Gomorra" si segnala uno dei punti più fecondi del suo lavoro.



Ho riletto oggi la recensione ad un libro "diverso" (Roma a_venire. Progetti per una città dell'informazione e della storia viva, Aracne Roma 2008). Rileggendo il suo scritto ho notato con quanta intelligenza critica aveva individuato alcuni aspetti del mio lavoro, aspetti a cui non avevo mai pensato nei termini in cui lui li aveva posti ("Direi che l’architettura per lui non è un obbiettivo ma uno strumento, di conoscenza e di espressione...").  Lo ringraziai allora, lo ringrazio oggi con molta tristezza.

"Esplorazioni Concettuali"
di Antonino Terranova

Invidiabile il concetto esplicitato nell’indice: si prendono dieci situazioni compatibili con il prg di Roma, si identificano dieci potenziali trasformazioni di tono metropolitano, si individuano dieci (e più) realizzazioni internazionali confacenti, utili sia ad accreditare la possibilità della trasformazione sia a prescegliere appropriate coloriture linguistico-spaziali, si sperimentano progettazioni esplorative e sperimentali analoghe, si ripropongono insieme i dieci (e più) progetti come proposte di aggiornamento insieme di una progettabilità urbanistico-architettonica di Roma e di una ibridata nuova configurazione concettuale dell’architettura urbanistica che si invera nel paesaggismo e nelle sue credo produttive ambiguità.

Per Antonino Saggio l’architettura non si pone come esercizio applicativo di categorie architettoniche stabilite o razionalmente evolutive ma come esplorazione categoriale di interesse prioritariamente concettuale, direi teorico se non sfuggisse sempre negli inoltre di una sovrarazionalità ora iperscientifica ora coscienziale.
Direi che l’architettura per lui non è un obbiettivo ma uno strumento, di conoscenza e di espressione, se non temessi l’orgoglio indiscutibile dell’architetto.
Antonino Saggio si avventura con esplorazioni progettuali e teoriche insieme su quel terreno, sul cui bordo spesso le nostre analisi e progettazioni si fermano con troppa prudenza, nel quale il progetto di architettura si arricchisce di valenza urbana e in quanto tale si confronta con una possibilitò e opportunità di strategia della trasformazione architettonica della città.
Saltando ogni mediazione procedurale o metodologica, cogliendo al balzo le occasioni progettuali offerte dal piano regolatore generale, occasioni senza cogliere le quali lo stesso lavoro urbanistico rischia continuamente di risolversi in sequenzialità normative e realizzative senza carica di innovazione adeguata alla stessa prospettiva metropolitana introdotta dal piano nelle sue generalità.
Soltanto nella dialettica tra strategie pianificatorie, estese e di contenuto multidisciplinare, e la spazializzazione tridimensionale e insieme espressiva propria dell’architettura, soltanto lì si possono esaltare davvero reciprocamente le dimensioni dell’urbano modernocontemporaneo.
Roma a_venire cerca insieme nuove idee di città e nuove idee di architettura della città, direi, se quelle stesse parole non fossero inadeguate per chi ritenga che insieme si possano e debbano innovare le parole e le cose, l’architettura e la città, le strutture edificatorie e i paesaggi.
Antonino Saggio pratica il progetto di architettura, ma lui parla di urbanscape un po’ come la Giuliana Bruno parla molto diversamente di architexture, come di una occasione di reperimento di nuove categorialità, o transcategorialità, mediante le quali una architettura all’altezza dei tempi incorpori sormontandole antropologie e sociologie altrimenti rischiose in un ottimistico futuribile elettronico informativo comunicazionale però carico di valenze semantiche.
Ci invita ad assumercene i rischi, mentre lui per primo se li assume tutti scommettendo su figure dell’architettura all’altezza delle nuove forme del sapere e del sentire.
Operatività è la parola che risponde appropriatamente alla crescente esigenza di oltrepassare il piano-progetto di carta con azioni progettuali nevralgiche in tempo reale, centrate su attività metropolitane da tempo altrove in esercizio da tempo.
Si potrebbe esemplificare qui con uno o due dei luoghi-occasione, ma è limitativo. La scelta più coraggiosa ed utopicamente promettente consiste proprio nel dispositivo d’insieme offerto come una provocazione alla Roma addormentata eternamente e di recente ulteriormente intorpidita dalla ragnatela di normazioni e previsioni di carta.

Scelte dieci occasioni strategicamente prioritarie, si potrebbe e dovrebbe rompere la sequenzialità pianificatoria in definitiva vincolistico-passiva quanto generale-vasta, e lasciare irrompere come in tutte le belle città (d’europa, perfino) le azioni, mobilitandosi subito per identificare le convenienze e gli interessi, i bisogni i desideri i sogni; insomma…rovesciare i processi, ripartire dalle scelte decisive.
Non vorrei sembrare semplicistico, ma di complicazione passata per complessità si può morire. Ormai abbiamo le prove…la scommessa che ci accomuna è questa, che l’architettura ridefinita possa anziché delegare assumersi la complessità. Roma a venire ne ha urgente bisogno. Anche con questi crepuscolari chiari di luna.
Antonino Terranova, "Esplorazioni Concettuali"
Pubblicato nell'Annale 2009 del DiaR "BluPrint" Roma Paesaggi Metropolitani pp.286-287

La foto è di A. Santamaria, Diap, Roma

Friday, October 21, 2011

The IT Revolution in Architecture book series is Back in English



The news is that after five years of stop, and 26 books produced by Birkhäuser from 1999 to 2006, the book series The IT Revolution in Architecture is Re-Started in English. Publisher is the same one of the Italian Version: Edilstampa, based in Rome, Italy. Distribution of the books is via this address also in Epub version. Soon also via Amazon.

Sunday, October 16, 2011

Maritime Heritage of the Mediterranean

Lecture by Richard Hayman




Presentation dr. Mark Nelson, Chairman of "The Mediterranean Conference".
Institute of Ecotecnics
Les Marronniers, Aix-en.Provence, 7-10 October 2011
Listen the Audio while viewing the Images, in English, 1h05  55mega Mp4

Three Inspirations From Mediterranean

Lecture by Antonino Saggio 

Presentation dr. Mark Nelson, Chairman of "The Mediterranean Conference".
Institute of Ecotecnics
Les Marronniers, Aix-en.Provence, 7-10 October 2011
Listen the Audio, in English, 1h05
See the Images
http://www.arc1.uniroma1.it/saggio/Conferenze/Ecotechnics/Mediterranean.htm

Wednesday, October 05, 2011

Sull'imprinting nella ricerca architettonica


A proposito della Architettura di Juvenal Baracco.
Casa dell'Architettura di Roma, Lunedi 3 ottobre 2011

Ascolta dieci Minuti, In English

Details





Friday, September 09, 2011

Conferenza di Michele Fasolo

Fonti, Metodi, Strumenti
Ri-Conoscere Il paesaggio
Ricerche tra Tindari e Capo d’Orlando

di Michele Fasolo

lunedi 12 Settembre 2011
ore 18,30
Galleria del Sicily Lab
Via Umberto I, n. 211-209

GIOIOSA MAREA



Il territorio conserva iscritte nelle sue pieghe le tracce delle antiche civilizzazioni dalle infrastrutture viarie alle strutture del sacro, dagli assetti agrari e territoriali agli insediamenti produttivi e a quelli del potere. Tra gli oggetti di studio della Topografia Antica in particolare le direttrici viarie consentono la crescita di una civilizzazione e condizionano lo sviluppo delle successive sino ai nostri giorni.
Il territorio siciliano è tra i più ricchi al mondo per riconoscere nel paesaggio i segni materiali e simbolici delle culture che vi si sono avvicendate. Si tratta tuttavia di una indagine tutt'altro che facile e ricca di implicazioni che vanno al di là delle tradizionali discipline archeologiche e storiche per interessare le scelte di pianificazione, gestione e valorizzazione del territorio.

Michele Fasolo, archeologo, ha una intensa attività scientifica rivolta principalmente alla geografia storica, alla viabilità, al telerilevamento, allo sviluppo di modelli predittivi su piattaforma Gis. E' autore tra l'altro di "La via Egnatia I, Da Apollonia e Dyrrachium ad Erakleia Lynkestidos", dedicato all'antica strada romana attraversoi Balcani, "Antichi paesaggi agrari d'Italia nelle banche dati dell'Agea" sulle persistenze della centuriazione romana in Italia. E' attualmente impegnato in un progetto di ricerca nella Sicilia nord-orientale dal titolo "Tindari e il suo territorio: dalla carta archeologica al piano di massima per la tutela e la valorizzazione dei beni culturali".
E' direttore responsabile di "Archeomatica" rivista dedicata specificatamente alle tecnologie per i Beni Culturali. Sulla base di questi studi nella conferenza alla Galleria del Sicily Lab di Gioiosa Marea affronterà queste temi in una conferenza intitolata: “Fonti, Metodi, Strumenti. Ri-Conoscere il Paesaggio. Ricerche tra Tindari e Capo d'Orlando


Saluto: Ignazio Spanò, Sindaco di Gioiosa Marea
Benvenuto: Besnik Aliaj, Rettore Polis University
Presenta: Antonino Saggio, U. Sapienza Roma, direttore Sicily Lab.

Il Sicily Lab è una struttura di ricerca sul territorio e sulla città mediterranea creata da Antonino Saggio con il gruppo nITro. A cominciare dal 2006 ha ospitato per periodi di studio sulla realtà siciliana architetti e designer dall'Italia e dall'estero.
Ha collaborato con le Università Tulane, TTU e Polis. Ha ottenuto nel 2009 Il premio di Architettura Giovanni Vaccarini per una scuola che opera in Sicilia.
http://www.nitrosaggio.net/sicilyLab/


Scarica la mascherina dell'evento e l'invito


Thursday, August 04, 2011

Intervento di Saggio ad Altamura "Come si può fare didattica del progetto.."

Ad Altumura, nella Puglia di Bollenti Spiriti e di altre note iniziative per le politiche giovanili, degli studenti capitanati da Domenico Sforza Saverio Massaro e Pasquale Loiudice hanno deciso di risvegliare le coscienze alla centralità dell'architettura. Sono riusciti ad organizzare Tre giorni di Incontri coinvolgendo numerose istituzioni locali e anche nazionali. Noi li appoggiamo, e saremo lì con loro. A parlare di come si può fare didattica del progetto per cercare di incidere sulla realtà. Il 3 il 4 e il 5 agosto, al Liceo Classico.


Audio 47 Minuti


Immagini e link

Friday, July 22, 2011

Esiti Laboratorio IV Luglio 2011

I lavori del laboratorio si inseriscono nel progetto UrbanVoids™che intende promuovere la realizzazione di micro architetture localizzate nei quartieri Tuscolano e Appio Latino a Roma. I progetti si basano su cinque caratteristiche chiave:

- la creazione di programmi d’uso innovativi basati sul concetto di “Mixité”
- la valorizzazione di ambiti abbandonati o sotto utilizzati della città
- lo studio di nuovi approcci dal punto di vista bioclimatico
- l’utilizzazione di tecnologie informatiche nella diffusione e co-responsabilizzazione del progetto
- l’attivazione di rapporti concreti con possibili partner del progetto considerati come attori irrinunciabili nel contesto sociale della città.

Naturalmente la forza della proposta non è nei singoli aspetti, ma nel loro intreccio. La didattica si basa sulla valorizzazione della energie attraverso un insegnamento direzionato nei contenuti, nelle tecniche e nell'aumento delle conoscenze specifiche al fare progettuale nei suoi aspetti contestuali, programmatici, ambientali, distributivi, spaziali, volumetrici ed espressivi, tutti temi oggetto di specifici cicli didattici e di lezioni accessibili a tutti anch in audio. Qui sotto una selzione di alcuni progetti. Dal nome dello studente si accede al Link con il lavoro completo e tutto il percorso di ricerca compiuto.


























Indirizzario completo di tutti gli studenti e di tutti i lavori
del Laboratorio IV 2011
prof. Antonino Saggio
Sapienza Università di Roma
Facoltà di Architettura

Friday, July 15, 2011

Chiusura della Facoltà di Architettura di Palermo

La Facoltà di Architettura rischia la chiusura e l'assorbimento dalla locale Facoltà di Ingegneria. Che cosa vuol dire? Ma è semplice. La Facoltà di Ingegneria storicamente "dà Soluzioni", la Facoltà di Architettura storicamente "Crea Problemi."  Come costruire intrecciando il futuro e il passato? Come far vivere dentro le nostre case, il paesaggio, la natura e l'orizzonte? Come rendere una pianta una macchina sublimentemente perfetta e allo stesso far risparmiare tutti lavorando sulla adattabilità e la flessibilità? Come fare in modo che gli impianti e le tecnologie non siano tecniche da appoggiare, ma sfide per un progetto "organicamente" globale. Insomma come fare che i materiali, le invenzioni tecniche, gli strumenti che abbiano si combinino "magicamente" insieme per raggiungere un inaspettato superiore livello?.

Quanti Problemi, Quanti Problemi...che creaiamo !. Meglio assorbirci in una ligia facoltà di Ingeneria che da scuola della invenzione creativa,  (come dovrebbe essere ed è.. altrove, visto l'Mit per esempio) si è anch'essa trasformata in moltissimi casi in Italia in quella "della verifica" del noto, con una interminabile e spesse volte completamente inutile "oggettività" che produce tanti danni quanti poteri.

Monday, July 04, 2011

Logo del corso 2011 Premio della Giuria web vince Fatima Marchini


Fatima Marchini, vincitrice Premio della Giuria web Logo 2011


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Questi risultati

Carnevale 5
D'Emilio 2
Gabellini 5
Trinchera 1
Marchini  9
Pompei 1
Di Tanna 1
Gazzellini 3
Galeone 2
Di Francesco 1



Friday, July 01, 2011

Icloud! Il paradiso per quasi tutti



ICloud ww!

Il  paradiso finalmente si è  materializzato perché tutte le nostre informazioni, finalmente eterne, saranno conservate in una nuova ubiqua e indistruttibile nuovoletta. E' quanto di più vicino alla conservazione della nostra anima, resa appunto eterna e immateriale, che sia stato inventato.

I nostri dati digitali sopravviveranno al nostro inevitabile crash materiale e saranno, come le anime del paradiso Sospese, Eterne e Adoranti dio e santi tutto tutto il tempo.

Se il pittore fa il quadro è anche il quadro che fa il pittore. E così ICloud modifica la nostra anima.


Tuesday, June 07, 2011

L'8 seminario e workshop indetto da Penezic&Rogina a Grisignana in Istria



Avendo partecipato più volte in passato, suggerisco questo workshop per l'intelligenza e il valore dei promotori, per la bellezza del piccolo paese in Istria dove si svolge, e per la qualificata partecipazione degli ospiti e l'intesa comunità di intenti che si crea tra tutti i partecipanti.

applications: arch.groznjan@gmail.com
facebook: Social Consciousness

Eighth International Symposium for Theory and Design in the Digital AgeIs it even “possible” in the Digital age? Social Networking became the main issue last years, but is it enough? Are we able to address so called Integral Reality by architectural means? Could today’s ad-hoc communities substitute disintegrated neighbourhoods of the past? Is generativity a system’s capacity to underpin, inflect or saturate our social consciousness?

place: JMC Cultural Centre Grožnjan, Istria, Croatia
time: 7th–14th August 2011

Number of participants  is limited!

Pdf

Sunday, May 29, 2011

Muru Muru di Bartolozzi's Soqquadro


Può uno stesso oggetto diventare e fare cose diverse? Certamente dice Giovanni Bartolozzi progettando una sorta di ragno colorato e dinamico che di volta in volta può essere libreria, tavolino portaoggetti, sedia.
Girandosi e inclinandosi sui suoi assi il ragno di Soqquadro spinge gli oggetti ad adattarvisi e i corpi a inventare nuove posizioni e usi.




Thursday, May 05, 2011

Tuesday, May 03, 2011

Mostra a Roma all'Ara Pacis di Roma

La mostra all'Ara Pacis sulla Casa popolare a Roma dal dopoguerra ad Oggi, con foto di Andrea Jemolo e analisi storica a cura di Piero Ostilio Rossi e Francesca Castelli è stata prorogata sino all'8 maggio.
Il giorno 6 maggio si svolge una conferenza con i presidenti dei Municipi. E' un'occasione per visitarla anche per chi non ha (come hanno sempre gli studenti e professori di Architettura) accesso gratuito che invece è consentio il giorno 6 maggio.

Sopra, il fotografo Andrea Jemolo su un Balcone di Piazza Grecia, design Luigi Moretti, Villaggio Olimpico Roma
Sotto, il progetto residenziale convenzionato di Giustiniano Imperatore, ubicato dietro la sede della Regione Lazio sulla Cristoforo Colombo. L'opera è dello Studio Abdr e si segnala come uno dei progetti più belli realizzati a Roma negli ultimi anni. Complimenti agli architetti Arlotti, Beccu, Desideri e Raimondo di cui aspettiamo il completamento della Nuova Stazione Tiburtina.

Saturday, April 30, 2011

Autoritratti ITcaad 2011

Ogni anno a primavera nelle aule di Via Flamina 70 di Roma, in particolare nella F3, accade una specie di miracolosa fioritura. E' quella degli autoritratti. Li facciamo dal 2000 e oggi sono forse 800. Eppure ogni volta, come la vita stessa, cambiano completamente. E sono nuovi e forti e molto belli. L'assioma è che la creatività si rigenera continuamente.



Link

Saturday, April 23, 2011

UrbanGreenLine. Mandrione Roma Il LABO (Laboratorio attivo sulla città e il cinema neorealista a Roma)

Dimitrios Liakatas AA 09-10 discussa Gennaio 2011

Relatore prof. Antonino Saggio
Sapienza, Università di Roma, Facoltà di Architettura L. Quaroni 2011

UrbanGreenLine. Mandrione Roma
Il LABO (Laboratorio attivo sulla città e il cinema neorealista a Roma)





In una zona di Roma caratterizzata dall'intreccio di antichi acquedotti e dallo scavo del fosso della Marana, tra pressistenze archeologiche ed una edilizia spontanea accumulata negli scorsi decenni e oggi quasi fortificata nella sua stessa diversità, si incunea il Progetto del Labo: un Laboratorio per lo studio del Cinema neoralista a Roma. La zona del Mandrione infatti è fortemente legata all'immaginario neo realista e ben può accogliere una struttura con tali finalità. L'andamento planimetrico del progetto scava il terreno valorizzando il vecchio andamento del fosso della Marana e a questo si raffronta nell'andamento zigzagante. Gli spazi del Labo vivono di una voluta indifferenziazione tra interno ed esterno (uno dei temi cardine del neo realismo). Masse frammentarie aprano squarci e invitano a relazioni inaspettate, spesso caratterizzate da profondi coni di luce e ombra. Naturalmente il Labo innesta anche le relazioni e le tecnologie per un museo diffuso per la conoscenza dei luoghi e della cultura del neorealismo a Roma attraverso le moderne tecnologie. In particolare, collocandosi accanto alla Urban Green line, ne costituisce uno dei poli di arrivo, ma anche di ripartenza per la conoscenza dei luoghi del neorealismo in questa parte della città. Il Labo così diventa uno dei punti di attrazione della nostra Roma futura, apparentemente impossibile oggi, ma per noi necessaria comunque.

Tuesday, April 12, 2011

Makoto Sei Watanabe.. da Tokyo




  • Dear Nino,
I'd like to inform you that my new work

  • WEB FRAME-II
(: new part of subway station IIDABASHI )
has just been completed. It is designed using new computer program as a series project of

  • INDUCTION DESIGN / ALGOdesign.
Original WEB FRAME (=WF) is the world first architecture generated by a computer program
that solve the required conditions for architecture.
WF-II is a replacement of one of the 2 original WF, based on the request to install a new escalator
by the client= Tokyo Metropolitan Government.
WF is made of the straight webs, but WE-II is made of the curved members.

  • The program used WFII is different from that of WF.


But ..... as you know, a huge earthquake and tumami attacked north part of Japan, so this symposium is postponed. Tokyo is safe, but I've never been experienced such a big and long shake.
From today the electricity supply in Tokyo is partial (:depending on the time and zone) cut because of the current crisis in the nuclear reactors.
Cutting electricity supply in Tokyo is the first time after the WWII. It causes very serious confusion in transportation/logistics and daily work/life.