Eccone in sintesi la tesi: "Nell’attuale fase storica è necessario limitare il consumo di suolo agricolo per focalizzare l’attenzione verso il recupero dei 'vuoti urbani'. A questo fine è necessario creare 'infrastrutture di nuova generazione' che possano 'invertire la direzione dello sviluppo'. Il Tevere è ripensato in questa luce attraverso cinque principi fondamentali che vanno dalla multifunzionalità alla presenza di sistemi ecologici, dalla mobilità alla presenza di reti informatiche al rilancio del ruolo civico e simbolico del fiume." Sul Tevere non solo si è giocato il passato di questa città, ma molto probabilmente si deciderà il suo futuro.
Nelle 184 pagine del volume oltre ai saggi dei curatori vi scrive Rosetta Angelini, e Matteo Baldissara, assistenti al corso, si presentano mappe dettagliate e prospettive d'insieme a cura di
Livia Cavallo e
Valerio Perna tra cui quella nell'immagine sopra, e soprattutto si pubblicano 44 progetti sulle sponde del fiume o nelle aree urbane adiacenti. Rappresentano una selezione da una base almeno cinque volte più ampia e ciascuno propone una idea innovativa, un particolare programma, una soluzione architettonica urbana e paesaggistica che intende essere concreta e propositiva per la città. E' un fuoco di artificio di energia su quello che Roma, veramente, potrebbe essere.
Desidero anche ringraziare gli attuali assistenti del mio corso Matteo Baldissara, Ghazi Elnaz, Gabriele Stancato e Valerio Perna. Mercoledì 4 maggio presenteremo questo lavoro al mio corso Ore 9:00 valle Giulia Via Gramsci 53 Aula 7 in occasione dell'intervento di Giuseppe Maria Amendola, presidente del consorzio Tiberina. Gli interessati sono Invitati.
Il libro può essere ordinato dai link sotto indicati Buona lettura e condividete con i tanti autori dei progetti e con gli amici.