Tuesday, October 21, 2008

Sull'essere straniero in patria.

Ho frequentato la mia prima classe elementare in una scuola ancora fascista, dove si adottava un libro fatto di domande e risposte. Alla domanda “Chi è il meticcio?” dovevamo rispondere tutti in coro: “Il meticcio è un essere fisicamente e psichicamente inferiore”.

Immagino che anche voi siate indignati per la mozione della Lega Nord votata in Aula il 14 ottobre, relativa all’istituzione di “classi ponte” per ghettizzate i bambini immigrati. E’ il primo passo verso un nuovo razzismo di Stato.

Spero perciò che, in tutte le sedi opportune, facciate valere la vostra voce contraria, forti di quanto gridava Don Milani: “ Se voi avete il diritto di dividere il mondo in italiani e stranieri, allora vi dirò che, nel vostro senso, io non ho Patria e reclamo il diritto di dividere il mondo in diseredati e oppressi da un lato, privilegiati e oppressori dall’altro. Gli uni sono la mia Patria, gli altri i miei stranieri”.

(Don Lorenzo Milani, “Lettera ai cappellani militari”, in L’obbedienza non è più una virtù, L.E.F., Firenze, 1965,p.12)

Un saluto affettuoso.

Mimmo De Masi

1 comment:

Salvatore D'Agostino said...

Condivido il tuo pensiero, da qualche tempo osservo interventi/sti analogici senza nessun spessore speculativo e critico: Bulli ---> voto in condotta; Ordine ---> divisa (sentito dire dal premier a Porta a Porta in realtà è il grembiule); Pensiero unico ---> maestro unico; Extracomunitari ---> classi ponte; Identità ---> Insegnanti locali; Spreco ---> riduzione personale.
Una riduzione di pensiero che accontenta gli amanti dei luoghi comuni ovvero gli uomini delle semplificazioni sociali.

Salvatore D'Agostino