Oggi a Vallle Giulia, lezione di Sandro Anselmi Sui rapporti tra Architettura e arte: tre categorie proposte ai giovani studenti: la materia, colore se vuoi, il disegno e cioè lo spazio, e ... la narrazione. Le categorie funzionano abbastanza bene. Esempio: il filone metafisico...tutto narrazione, il filone cubista... tutto disegno, il filone astratto a cominciare da Kandisky tutto materia... A parte questo, il tutto si riesce a trasporre bene in architettura.
La base, implicita in questo contesto, è che l'architettura è per Anselmi creazione dello spazio...e quindi, di fatto ed essendo visiva, ha al centro sempre e per forza, il disegno. Naturalmente si può aprire un discorso grosso. A me qui ora mi interessa appuntarne un altro.
La cosa importante non è l'oggetto di ispirazione ...vuoi arte..vuoi scultura o altro ...ciò che è decisivo è invece la pregnanza delle categorie di lettura o di analisi. Se sono forti e pregnanti allora hanno la forza di trasmigrare e determinare una struttura del farsi, in questo caso un progetto. Importanti sono le categorie non gli oggetti! Tanto è vero che non è un quadro di Mondrian in s'è che può determinare un pensiero creativo...ma il modo di capirlo e guardarlo ..la categoria. Un pensiero neo plastico potrebbe essere suggerito dal vestito di arlecchino oppure da una coperta a patch.
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