Friday, October 27, 2006

FIRMATE l'APPELLO: per bloccare la distruzione del progetto di Minissi a Piazza Armerina.


Per firmare l'appello andare qui con molti dettagli sull'intera vicenda


Leggendo l'importante e drammatica lettera al Ministro Rutelli e all'assessore regionale Leanza dei Professori Guerrera e Tusa del 25 settembre 2006 > e vedendo l'orrido progetto (vedi sopra) appena trionfalisticamente presentato comprendiamo che il tempo stringe. Interverremo con dettagli, ma fondamentale è schierarsi. Personalmente sono tutto dalla parte di Guerrera e Tusa ed ho firmato e firmo l'appello del gruppo Monumento documento di cui sopra ho posto il link. Sono stato a Piazza Armerina e concordo sul giudizio tecnico e architettonico. L'opera di Minissi è splendida, uno degli esempi più belli di musealizzazione italiana, bastano pochi ed economici accorgimenti per salvarla e renderla di nuovo in piena efficienza per la salvaguardia dei mosaici e per una delicata comprensione dell'impianto della villa.

I mosaici di Piazza Armerina e tutta la Villa del Casale sono una perla dell'umanità. Visitando il sito questa estate notavo che i mosaici quasi non si potevano vedere per lo strato di polvere che li ricopriva. Chiesti chiarimenti, il custode mi dice "eh si, sa, la ditta appaltatrice non pulisce". Quindi uno o due operai che non spazzano arrecano un danno sensibile a migliaia di visitatori al giorno! Indi. Sgarbi, che se capisco è il direttore faccia questo, controlli che chi deve pulire pulisca, se non riesce a fare neanche questo imamginiamo che cosa potrà saltare fuori dopo. Quanto si sa del progetto è terrificante

Intanto si blocchi questa follia. Tra l'altro per avere l'idea di quale mostruosità obbrobriosità possa succedere basta andare alla non distante Eraclea minoa, dove i lavori di una recente copertura hanno distrutto, distrutto ripeto, un mirabile sito archeologico.

In questo momento non ho notizia di alcuna raccolta di firme. Se volete andate al "comments" sotto apponetene una, o un parere. Li gireremo ai professori Giuseppe Guerrera e Sebastiano Tusa

9 comments:

Antonino Saggio said...
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Anonymous said...

Fermate Sgarbi!!!!!! Mandatelo sull'isola dei famosi visto che il suo unico desiderio è quello di apparire (male) e lasciatecelo per sempre.... la cultura italiana ne trarrà solo dei vantaggi vista la mostruosità che vuole relizzare.
Quest'uomo ha già dimostrato di non avere competenze architettoniche quindi censuriamolo!
Donatella

Anonymous said...

Anch’io sostengo la lettera dei professori Guerra e Tusa. E’ sorprendente il fatto che in un paese dove l’elaborazione teorica del restauro ha raggiunto vertici tali da prevedere nelle facoltà di architettura un corso obbligatorio (almeno negli ordinamenti precedenti) si debba poi assistere alla sistematica distruzione non solo dell’opera del tempo, (quel “Tempo grande scultore” M.Yourcenar), ma addirittura anche dell’opera di chi (Minissi) con quel tempo ha saputo confrontarsi.
Lascia senza fiato poi, il fatto che l’operazione, sia da quello che capisco, sostenuta da uno dei più noti critici d’arte italiani: forse che il rendering relativo all’operazione progettuale con la sua estetica da maquillage, da guida turistica di terzo ordine, che tende falsamente a restituire un’origine impossibile da trovare azzerando di fatto la storia, sia preferibile a quello che l’insieme delle vicende dei luoghi nel tempo, ci lascia come testimonianza vibrante a noi ed alle generazioni future? Cito a memoria, quindi posso sbagliarmi: -“Dal giorno in cui una statua è costruita, comincia in un certo senso la sua vita…” M.Y.

Anonymous said...

Il problema centrale dell'opera di Minissi, a quanto leggo derivante dalla rimozione del velario e dalla successiva chiusura delle pareti laterali, è tutto di climatizzazione.

Allo stato attuale è diventata una serra: nell'estate 2002 dovetti abbandonare a metà la visita perché rischiavo letteralmente lo svenimento.

Credo che le soluzioni proposte da Sgarbi, leggibili qua:
http://www.archaeogate.org/classica/article/457/2/la-villa-del-casale-di-piazza-armerina-dagli-scavi-alla.html
partano da problemi reali, ma siano sbagliate proprio in quanto soluzioni (le soluzioni facciamole proporre ai progettisti) e in quanto prodotte da Sgarbi (che dubito abbia competenze di bioclimatica, per dirne una; anche se dovrebbe essersi confrontato su questi temi, vedi: http://www.casadellarchitettura.it/archivio.aspx?id=6876).

Ma la semplice creazione di oculi o camini in sommità alle coperture, con adeguati accorgimenti per le acque piovane, non basterebbe?
Risanare la struttura metallica e sostituire il perspex invecchiato, quanta parte dei 24 milioni di euro potrebbe mai impegnare?

Anonymous said...

Sono contento dell'azione di Guerrera e Tusa, grato per l'eco e l'appoggio che voi date aldifuori della sicilia.

La Villa del Casale di Minissi è sempre stata per me - studente e architetto siciliano - un imput da elaborare e sviluppare,un alternativa valida e stimolante al fanatismo dilagante del restauro.

Appoggio in questo blog ufficialmente la lettera di Guerrera e Tusa.

Fabio Schillaci.

Anonymous said...

Questa si che è una vera Crisi! Da una parte abbiamo un'opera di straordinaria importanza, dall'altra un'architettura di indubbia valenza che è diventata parte di Piazza Armerina e che è lì da più di 50 anni.
Allora che si fà?
E' sicuramente difficile e complicato elaborare una Crisi, significa sviscerare il problema, andare in profondità, mettere sottosopra, creare confusione...vagliare tutte le possibilità ma, solo così è possibile affrontare un problema.
Siamo sicuri di avere messo in campo tutte le competenze, le conoscenze e le consulenze possibili?
Penso che sollevare l'attenzione su un problema sia importante ma sia necessario superare la fase delle parole ed essere più propositivi.
E' il momento di agire, di proporre, siamo in grado di farlo senza essere sgarbati?
Mi chiedo:" in una fase storica in cui presto verrà realizzato a Dubai un grattacielo made in Italy, la Rotating Tower alta circa 250m. dove ogni singolo piano si muoverà autonomamente seguendo il sole, completamente autosufficiente dal punto di vista energetico; per non parlare delle nuove tecnologie integrate con il vetro e le plastiche, Noi, veramente non siamo in grado di PENSARE ad altro?

P.S.
Ah, dimenticavo! Mi sembra di ricordare di aver visto in un museo toscano un bizzarro strumento che credevo fosse un alambicco; era invece un clistere, di rame per l'appunto...

Rosetta Angelini

Anonymous said...

la salvaguardia della copertura di Minissi pensata per la Villa del Casale merita attenzione non solo in quanto pregevole esempio di museografia ma anche perchè dimostra come l'inedia, il disinteresse, la politica distratta, la mancanza di adeguati finanziamenti abbiano portato alla situazione attuale. Interessarsene è un atto di denuncia.Urge adesso un adeguamento dell'opera che possa aggiornarla tecnologicamente e nei materiali;inoltre la copertura necessita anche di adeguamenti linguistici poichè in architettura ci vuole coraggio, ma a quanto pare chi propone i progetti non è capace di relazionarsi nè con la storia, offendendola, nè col moderno, denigrandolo.

Anonymous said...

Ovviamente sono concorde con le analisi espresse dal prof. F. Tomaselli.
Ma “i soliti noti”non hanno ancora finito di sperperare il denaro pubblico?
Eppure l’economia italiana sembra che non navighi nell’oro, o tutti i cittadini che protestano in piazza sono affetti da paranoia?

Stefania Gori

Anonymous said...

Villa del Casale a Piazza Armerina (Sicilia).

Solo di recente il Centro del Restauro della Regione Siciliana ha consentito la visione del cosiddetto “progetto di restauro” della Villa romana del Casale; valutandone i contenuti si avverte che il rischio di un imbarazzante flop culturale è altissimo. Si ha l’impressione di osservare studi preliminari alla redazione di un progetto, di cui ancora appare lontana la genesi…
L’alto commissario dott. Vittorio Sgarbi non solo prevede la distruzione della storica copertura di Minissi, a vantaggio di un fantasioso ripristino, ma anche la manomissione e falsificazione dei mosaici romani.
L'intento di portare a compimento la dispendiosa manomissione e del sito archeologico della Villa del Casale di Piazza Armerina non è più un sospetto! Per approfondimenti si consultino le nuove pagine del sito web dell'Associazione culturale Monumento-Documento:
http://www.unipa.it/monumentodocumento/villadelcasale/progetto/index.html
Si prega di diffondere ulteriormente la notizia del gravissimo rischio di assistere alla rovina di uno dei siti archeologici siciliani più noti al mondo.