tag:blogger.com,1999:blog-18306708.post4044792131015105925..comments2024-03-29T09:33:28.380+01:00Comments on Lectures Talks Comments by Antonino Saggio: Regalo di Natale dell'Accademia di San Luca.Antonino Saggiohttp://www.blogger.com/profile/07567640266002829725noreply@blogger.comBlogger5125tag:blogger.com,1999:blog-18306708.post-12515985473317488102007-02-04T22:24:00.000+01:002007-02-04T22:24:00.000+01:00Altri commenti nel post Scandalosa Accademia del 2...Altri commenti nel post Scandalosa Accademia del 21 ottobre 2006Antonino Saggiohttps://www.blogger.com/profile/07567640266002829725noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-18306708.post-76633659742744319452007-01-24T18:52:00.000+01:002007-01-24T18:52:00.000+01:00Rimboccarsi le maniche
L’Accademia di San Luca è ...Rimboccarsi le maniche<br /><br />L’Accademia di San Luca è un’istituzione storicamente nota, soprattutto in ambito romano. Ma non è mai stata un effettivo termometro del livello artistico nazionale. Non solo, quando ha deciso di riconoscere la qualità di alcuni grandi maestri del secolo scorso, lo ha fatto tardi e male. Un caso per tutti è quello di Mario Ridolfi, padre del razionalismo romano, premiato solo dopo il suo tragico incidente. Il solito Zevi anche in quell’occasione fu lapidario, come sempre: “E’ ben noto: le accademie consacrano gli artisti moderni solo quando li stimano “istituzionalizzati”, cioè non più in grado di nuocere.” <br /><br />Oggi a, distanza di quant’anni, succede di peggio. Si istituzionalizza la mediocrità, come già da tempo accade nel settore della comunicazione. Si pugnala ripetutamente il pensiero contemporaneo. Si nega dignità e creatività ad un mestiere storicamente poliedrico e contaminato come quello dell’architetto. Si compromette, soprattutto, la rinascita di un Paese che ha grandi risorse. <br /><br />Insomma, le Accademie e le Facoltà di architettura sono oggi responsabili di uno scollamento esagerato e dannoso tra la cultura ufficiale e la pratica artistica contemporanea. Insisto, Accademie e Facoltà di architettura, perché i responsabili (la giuria) di questo funebre verdetto sono i firmatari del famoso “Appello per lo sviluppo in Italia della nuova architettura” e cioè i paladini del nazionalismo, nonché i relatori dei convegni fiorentini sulla “Identità dell’architettura italiana”. Come è noto, le maglie del potere si stringono. <br /><br />Ma l’irruenza, il fascino, l’energia della cultura contemporanea tonificano e rendono giustizia, come sempre, almeno in una dimensione individuale. E’ evidente che occorre rimboccarsi le maniche…Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-18306708.post-89778054271693184172007-01-16T14:15:00.000+01:002007-01-16T14:15:00.000+01:00Si può lavorare anche solo con un commento: è veri...Si può lavorare anche solo con un commento: è verissimo e lo è ancora di più, soprattutto quando si svela che l’imperatore è nudo. Il bel vestito dell’imperatore infatti, cucito dall’Accademia di San Luca, è proprio quello che si vede, e si commenta da solo. Più che ai due progettisti la critica è da fare naturalmente a chi ha giudicato, che – ripeto – premia in ogni occasione, non tanto l’architettura realizzata o immaginata che sia, quanto la sua storia, e il grande potere che detiene quando è ufficialmente delegato ad emettere un giudizio.<br />Sarebbe interessante dibattere con i giudici stessi, questa circostanza. Del resto la mancanza del “conoscere per deliberare” in tutte le forme e le modalità possibili, è da sempre uno dei mali italiani. Sarebbe facile per me qui per svariate ragioni esaltare questo blog, eppure dobbiamo tutti sottolineare la grande importanza di questo post e di quello che lo segue, poiché come sosteneva Pasolini, ci scandalizziamo e reputiamo atroci svariati accadimenti, così come immediatamente ci dimentichiamo di essi.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-18306708.post-51496663240122676322006-12-29T08:15:00.000+01:002006-12-29T08:15:00.000+01:00Ma quel Dante che diceva guardare senza vedere... ...Ma quel Dante che diceva guardare senza vedere... forse i giudicanti hanno solo intravisto le loro nebbiose certezze, specchio di un pensiero che non si vede.<br />Luca GennaioliAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-18306708.post-8930095755092995752006-12-29T07:11:00.000+01:002006-12-29T07:11:00.000+01:00Ma che piacere c’è nell’essere così poveri…mentalm...Ma che piacere c’è nell’essere così poveri…mentalmente? Cosa c’è di peggiore della povertà mentale? Cosa c’è di peggiore del tradimento mentale? Perché di questo si parla. Che piacere c’è nel vivere in uno spazio mediocre, in un’architettura mediocre?<br />No, no, no. Basta con gli accademici soprusi!<br />Rosetta AngeliniAnonymousnoreply@blogger.com